Washington D.C. e' la capitale degli Stati Uniti nonche' il suo centro politico principale. Benche' ricca di attrattive turistiche, spesso non rientra negli itinerari classici, a torto. La citta' e' molto "europea" e si presta ad essere visitata a piedi. Ci vogliono un paio di giorni pieni per vederla tutta. Le zone piu' interessanti sono quasi completamente pedonalizzate, un plus non frequente negli Stati Uniti. E' pero' una citta' molto cara, sia hotel che ristoranti.
Il Distretto di Columbia e' formalmente una terra ritagliata da due delle colonie britanniche originali, la Virgina e il Maryland. L'aeroporto Ronal Reagan di Washington e' in Virginia, tanto per dire. La parte della citta' che merita di piu' e' quella lungo il fiume Potomac, attrezzato con una piacevole passeggiata che porta fino al quartiere universitario di Georgetown (passando anche per il complesso del Watergate). Washington D.C. fu fondata per decreto il 16 luglio 1790. Oggi ha poco piu' di 600.000 abitanti anche se la maggior parte delle persone che gravitano intorno a Washington e' in realta' negli stati limitrofi di Maryland, Virginia e West Virginia (per un totale di oltre 6 milioni di abitanti nell'hinterland).
La vera attrazione pero' e' il National Mall su cui sono disposti edifici carichi di grande significato storico e di grandeur americana. Partendo da sinistra troviamo appunto il Lincoln Memorial, dedicato al presidente Abraham Lincoln (che tra le altre cose aboli' la schiavitu'). Sui gradini del monumento c'e' intagliato il nome di Martin Luther King Jr. nel punto esatto da cui pronuncio' il suo discorso del 1968 che iniziava con le la storica frase "I have a dream". Di fronte al Lincoln Memorial c'e' la famosa vasca (Reflecting Pool) che si vede un po' in tutti i film del 1968, compreso Forrest Gump, e che gia' da sola ispira, a torto o a ragione, fiducia nella democrazia americana (?!). Ai lati della vasca, monumenti dedicati ai caduti nella guerra di Korea, nella guerra del Vietnam, per poi arrivare al memoriale dei caduti nella Seconda guerra mondiale.
Proseguendo sempre verso destra, troviamo poi l'obelisco, piu' propriamente chiamato Washington Monument, costruito con due tipi diversi di marmo perche' i lavori vennero a un certo punto fermati. Dopo di che' iniziano quelli che sono chiamati Smithsonian Museums, ovvero un insieme di imponenti strutture museali di proprieta' di una fondazione, la Smithsonian appunto. Tra l'altro le origini della fondazione sono curiose: i soldi per fondarla derivano in gran parte dal lascito di un ricco scienziato inglese, James Smithson, attratto dagli Stati Uniti e dalla loro filosofia liberale, che negli USA non ci era nemmeno mai stato.
Tra i musei vale la pena visitare la National Gallery of Art, non gestita dalla Smithsonian. Al suo interno si trovano capolavori mondiali tra cui il ritratto di Ginevra de' Benci di Leonardo da Vinci e l'autoritratto di Van Gogh. Tra l'altro il museo e' gratuito.
Andando avanti si arriva al Campidoglio, che in inglese si chiama Capitol Hill. Ci si puo' entrare (prenotazioni sul sito, gratuite ma contingentate) e visitare le stanze dedicate ai presidenti. Architettonicamente poco interessante (e un po' pacchiano, con rispetto parlando) e' comunque significativo e non potrebbe essere piu' americano di cosi'. Dal Visitor Center del Campidoglio (accesso dalla piazza antistante il Campidoglio) si puo' accedere anche alla Corte Suprema e alla Libreria del Congresso (entrambi visitabili con prenotazione gratuita online). Stessa storia: poca architettura e valore materiale discutibile ma tanta enfasi sulla storia americana e molto pathos.
Dall'obelisco, andando verso nord, si arriva invece alla casa piu' famosa d'America, la Casa Bianca. Si puo' vedere solo da lontano oppure di lato, ma gli Stati Uniti sono sempre un po' cosi': li abbiamo gia' visti cosi' tante volte in TV che anche la prima volta che li visitiamo ci sembra di esserci gia' stati.